Le Terme di Diocleziano sono un complesso monumentale unico al mondo per le dimensioni e l’eccezionale stato di conservazione che unisce la cultura romana antica e quella rinascimentale. Costruite in soli otto anni – tra il 298 e il 306 d.C. dall’imperatore Massimiano, che le dedicò a Diocleziano con cui condivideva il comando dell’impero – ed estese nella zona compresa tra i colli Viminale e Quirinale, il complesso poteva contenere fino a 3000 persone contemporaneamente ed era strutturato secondo lo schema consueto delle grandi terme imperiali con le sale principali del percorso termale distribuite lungo un asse centrale.
Dopo circa mille anni di abbandono il complesso cambia volto nel 1561 grazie a papa Pio IV, che le destinò alla costruzione di una chiesa e di una certosa affidate alla sapiente mano del grande Michelangelo. La chiesa fu dedicata alla Madonna degli Angeli e dei Martiri cristiani, in ricordo dei numerosi cristiani che secondo la tradizione avevano trovato la morte nella costruzione delle Terme.
Oggi questo luogo è una delle sedi del Museo Nazionale Romano, ospitante oltre gli spazi delle Terme e dei chiostri cinquecenteschi il Museo della Comunicazione scritta dei Romani e il Museo di Protostoria dei Popoli Latini, nonché resti e opere scavati a partire dal 1870 nel territorio di Roma e dintorni.
In linea con la mission del Museo Nazionale Romano di raccontare la storia e la cultura dell’antica Roma, alle Terme di Diocleziano il visitatore con disabilità intellettiva è chiamato a scoprire questo mondo lontano attraverso le opere esposte e l’architettura stessa, grande componente che ha caratterizzato la civiltà.
La visita delle Terme si svolge in spazi grandi, attraverso un allestimento di ampio respiro che vede le opere ben distanziate e distribuite lungo il percorso, creando il contesto ideale per facilitare la concentrazione. Per cercare di colmare il divario passato e presente, la guida mostra anche delle ricostruzioni in 3d degli ambienti, in modo da favorire la comprensione dei contenuti e facilitare l’associazione degli ambienti con le antiche funzioni. Sulla stessa scia è organizzata anche la visita nei due chiostri: gli spazi sono ampi e all’aria aperta, così che si possono scoprire statue e nuove opere.
Il percorso si conclude con i due musei della Comunicazione Scritta e della Protostoria dei Popoli Latini, le cui opere sono collocate in vetrine ben illuminate, in sale comunque ampie e senza rischi di sovraffollamento e rumori di sottofondo. Visto l’obiettivo di raccontare la cultura dell’antica Roma, le opere presentate sono dei gruppi di oggetti che insieme raccontano gli usi e costumi del tempo, dall’ambito della guerra a quello aristocratico.
Sia per le Terme che per i due musei, nella guida sono inseriti elementi di orientamento, come il numero delle sale o scritte per guidare l’esposizione.