Il 27 agosto 1396 iniziarono i lavori per la costruzione della Certosa di Pavia, voluta da Gian Galeazzo Visconti come espressione di fede e di pace, culla dell’arte e del sapere in un contesto come quello del nord d’Italia, in cui il primo duca di Milano cercava di consolidare la propria egemonia politica.
Pensata anche come maestoso tempio in cui avrebbero trovato sepoltura lo stesso Gian Galeazzo e sua moglie, la Certosa era destinata fin dai suoi inizi a diventare dimora dell’ordine monastico dei certosini.
Oggi, la chiesa e il monastero adiacente rappresentano uno scrigno d’arte che trova il suo equilibrio nelle bellezze dei marmi, delle pitture e delle decorazioni realizzate dai principali artisti dell’epoca, nonché nel silenzio che avvolge un luogo che è stato scenario di alcune delle vicende storico artistiche più importanti del Rinascimento lombardo.
La guida di Museo per tutti è divisa in tre sezioni per agevolare la visita e la comprensione delle diverse parti che compongono questo complesso.
Nella sezione dedicata alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, si introduce la facciata e l’interno dell’edificio, con particolare attenzione ad alcune come il monumento funebre di Gian Galeazzo Visconti o il coro della Cappella Maggiore.
Accanto alla chiesa, si trovano il Chiostro piccolo e il Chiostro grande ovvero gli spazi vissuti dai monaci, attraverso i quali la guida racconta la vita quotidiana dei certosini.
L’ultima tappa del viaggio presente sulla guida porta il visitatore al Museo della Certosa, originaria dimora del duca, all’interno del quale si possono vedere alcune delle opere che precedentemente erano presenti nella chiesa e i calchi di alcuni dei bassorilievi della facciata.
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