Il sito di Crypta Balbi è un caso tra gli unici del suo genere per la tipologia di spazio espositivo e culturale. È infatti un ambiente i cui scavi hanno portato alla luce la diversa stratificazione di un intero isolato urbano della città di Roma, facendo emergere resti di architetture, oggetti e strumenti di lavoro – attualmente collocati ed esposti nell’attiguo museo – che ancora oggi costituisce centro di ricerca di tutti i campi del sapere, sperimentando metodi e tecniche originali che hanno fatto scuola e continuano a essere di esempio per quella disciplina a cui è stato dato il nome di archeologia urbana.
La guida Museo per tutti della Crypta è organizzata per descrivere in successione prima lo scavo archeologico e poi il museo con le opere ritrovate, favorendo così il difficile concetto della stratificazione.
Il primo ambiente si distribuisce al piano terra e al piano interrato, quest’ultimo lungo passerelle che permettono di muoversi negli scavi e vedere in sequenza i vari ambienti, illuminati alternatamente con luce naturale e artificiale. Una volta conclusa questa prima parte, resta il museo al secondo piano, dove le opere presentate sono gruppi di oggetti della vita quotidiana – anfore, strumenti da cucina e per la cura personale – allestiti nella sequenza di vetrine adeguatamente illuminate.
La varietà di oggetti e materiali che caratterizzano la collezione del museo, che spazia dall’antichità romana al Medioevo, garantisce l’incontro con qualcosa di nuovo e allo stesso tempo conosciuto, permettendo l’esperienza di apprendimento.