Il Museo d’arte antica del Castello Sforzesco custodisce una delle raccolte di sculture tra le più importanti del nord Italia, comprendente opere e capolavori legati in particolar modo alla storia della città e della Lombardia, nonché opere d’arte acquisite nel tempo dal comune di Milano.
Le radici del museo risalgono alla fine del Settecento, quando per evitare la dispersione delle opere un nucleo d’illuminati studiosi milanesi – tra cui l’allora segretario dell’Accademia di Brera Giuseppe Bossi – si mobilitò per raccoglierle in collezioni che nel secolo successivo confluiranno in due istituzioni: il Museo Patrio di Archeologia (statale) e il Museo Artistico Municipale. Nel 1900, concluso il restauro del Castello Sforzesco per trasformarlo in sede museale, il patrimonio è esposto col nome di Museo Archeologico e Artistico per poi trovare l’attuale assetto nel 1956, quando dopo la Seconda Guerra Mondiale gli architetti dello studio BBPR sono chiamati al riallestimento, diventando così Museo d’arte antica.
L’accurata attenzione nella scelta dell’esposizione delle opere, volta a rendere anche il tema della tridimensionalità – che caratterizza particolarmente le sculture – è ancora oggi riconosciuta e tenuta in considerazione nella museografia italiana, tanto che non è possibile cambiare allestimento per vincolo della Soprintendenza.
Il museo è collocato al piano terra della Corte Ducale, da cui si accede, e conserva sculture in pietra che vanno dal Medioevo al Rinascimento. Durante la visita è possibile anche ammirare gli affreschi di età sforzesca e spagnola che ancora oggi decorano gli ambienti e ne denotano le funzioni. La visita in questo museo è quindi interessante per l’utente con disabilita intellettiva perchè può avvicinarsi sia a statue che ambienti decorati in un’unica esperienza. Il percorso delle sale è lineare e in successione, caratterizzato da due passaggi più stretti ma sempre illuminati (naturalmente e artificialmente). Le opere sono ben distanziate tra loro, talvolta anche collocate sul pavimento (in caso di lastre tombali) e non sempre collocate in vetrine, per cui è necessario prestare attenzione nel passaggio. A caratterizzare questa esperienza è la monumentalità, che si percepisce sia negli ampi spazi che nelle dimensioni delle sculture e che di certo colpisce il visitatore, con o senza disabilità intellettiva.
Nel museo si trovano anche la sala degli arazzi e del gonfalone di Milano e l’armeria, contenente varie armature e una sezione di armi bianche nonché da fuoco
Non sono previsti rumori di sottofondo ma si segnala il rischio di sovraffollamento nelle prime sale, poichè collocate accanto alla biglietteria.
Di particolare rilevanza nel percorso è la Sala delle Asse, la cui volta affrescata interamente da Leonardo Da Vinci e collaboratori mostra una fitta serie di rami fioriti e intrecciati al cui culmine vi è lo stemma araldico degli Sforza, attualmente però non visitabile in quanto sottoposta a restauro.