Ispirato ai grandiosi palazzi cinquecenteschi, Palazzo Massimo nasce a fine Ottocento come edificio per ospitare la nuova sede del Collegio dei Gesuiti, voluto dal padre gesuita Massimiliano Massimo e su progetto di Camillo Pistrucci. Acquisito poi dallo Stato nel 1981, diventa una delle nuove sedi del Museo Nazionale Romano, dove si incontrano tra i suoi quattro piani alcuni tra i maggiori capolavori dell’intera produzione artistica del mondo romano: sculture, rilievi, affreschi, mosaici, stucchi e sarcofagi provenienti dagli scavi effettuati a Roma e nel territorio circostante a partire dal 1870. Organizzato per ordine cronologico e tematico, l’allestimento alterna il tema del ritratto e della sua evoluzione con opere di matrice romana e greca fino al primo piano, proseguendo poi nel secondo con gli affreschi, stucchi e mosaici, fondamentali per afferrare pienamente il gusto e il senso estetico dell’aristocrazia romana.
La selezione di opere della guida di Palazzo Massimo comprende sculture e affreschi e punta sull’esperienza della scoperta della cultura dell’antica Roma attraverso i volti e le storie sia di personaggi importanti che meno conosciuti. A facilitare la comprensione dei concetti è l’inserimento d’immagini con i dettagli delle opere lungo il testo della guida, che aiuta a identificarli in un’autentica operazione di osservazione guidata.
La varietà dei supporti e delle dimensione delle opere permette un’immersione nell’antica aristocrazia: le grandi stanze con gli affreschi che ricostruiscono la Villa di Livia e la Villa Farnesina, gli stucchi e i mosaici accolgono i visitatori in spazi adeguati e ben illuminati, senza rumori di sottofondo e permettendo di evitare il sovraffollamento, favorendo così la concentrazione.