Testimonianze

Insieme ai nostri compagni e all’educatrice Cecilia siamo andati in visita al Castello Sforzesco guidati dalla brava Veronica.

Ci sono piaciute molto le cose che ci ha fatto vedere, in particolare la Torre che ha una storia molto interessante, la statua del cavallo e la fontana.

Vorremmo rifare una gita così!

Sono venuto con i miei compagni dello SFA Gabbiano Servizi. Mi è piaciuto quello che abbiamo visto, anche se il Cristo Morto mi ha reso triste. Forse c’erano un po’ troppe scale ma vorrei comunque tornarci.

La guida è stata brava a spiegare. I quadri erano belli ed mi è piaciuto anche il cortile fuori.

Sono venuto a visitare la Pinacoteca insieme ai miei compagni dello SFA della Cooperativa Gabbiano Servizi di Milano. Mi ha colpito di più il Bacio di Hayez e il quadro di Venezia del Canaletto. Mi piacerebbe tornare!

La visita è stata stupenda, sono venuta con i miei compagni dello SFA della Cooperativa Gabbiano Servizi di Milano. La Pinacoteca è grande e ci sono tanti quadri e la biblioteca. La guida è stata gentile!

Con i miei compagni dello SFA della Cooperativa Gabbiano di Milano sono venuta al museo con il pulmino. C’erano i giornalisti e la guida che è stata bravissima. Nel cortile ho visto la statua di Napoleone. Nella Pinacoteca ho visto i quadri di Cristo, uno sdraiato e uno in piedi e mi è piaciuto di più il Cristo Morto di Mantegna. Mi è piaciuto tutto!

Sono un educatore che ha accompagnato un bambino con disabilità intellettiva di 10 anni a visitare la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

L’elemento che più ha influenzato la nostra scelta di visitare un Museo per tutti è stata la possibilità di fare un’esperienza insieme al bambino che ha accompagnato.

Il personale che abbiamo incontrato al museo durante la visita è stato professionale e disponibile.

La guida accessibile ci è stata utile nella parte riguardante la descrizione del museo e dei beni e delle opere esposti.

L’esperienza di Museo per tutti dovrebbe essere una fonte d’ispirazione per le istituzioni: è un’iniziativa importante che dovrebbe essere ampliata e largamente riconosciuta.

La possibilità per chiunque di avere accesso a tutto il patrimonio storico artistico e culturale dovrebbe, infatti, essere scontata.

Lorenzo Valente

E’ con grande piacere che condivido le impressioni, a caldo, della nostra visita alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, a cui ha partecipato mio figlio assieme ad altri sei bambini, di cui tre con grave deficit intellettivo-relazionale.

Sono entusiasta del progetto “Museo per Tutti” perché il risultato ha superato le mie aspettative:  lo trovo completo ed efficace. Considerando che vivo a Roma, dove il Patrimonio Artistico Culturale è immenso, trovo assolutamente necessario un impegno maggiore, da parte di tutti, per renderlo fruibile ad ogni tipo di pubblico.

Abbiamo scelto di visitare un Museo per tutti proprio perché abbiamo potuto fare un’esperienza insieme ai bambini che abbiamo accompagnato.

La Direzione ha mostrato attenzione e assoluta disponibilità per rendere la visita piacevole a tutto il gruppo.

Per prepararci alla visita abbiamo scaricato in anticipo la guida accessibile e in particolare abbiamo utilizzato la storia sociale, la mappa e la parte riguardante la descrizione del museo e dei beni e delle opere esposti.

Proverò ad essere obiettiva e raccontare con “gli occhi dei bambini”, in special modo di mio figlio, com’è stato visitare la GNAM:

“I bambini sono emozionati ma ancora carichi del peso di discorsi e di immagini violente, e di un periodo che doveva durare un tempo, e invece è diventato il quotidiano.
E alcuni l’ansia la sentono di più e ne sono sopraffatti.
Ma poi la porta si apre e li invita ad entrare. E tutto cambia. I luoghi sono come apparivano in foto, le sale, i corridoi già si conoscono. Il racconto diventa realtà. In più ci sono gli odori, le persone, che entrano alla spicciolata e sembrano più felici.
Ancora qualche piccola crisi ma la frequenza si abbassa. E le persone non guardano, sono distratte da qualche altra cosa, che rapisce l’attenzione.
Cose belle, anzi bellissime. Ora si vedono solo quelle e si sta vicini.
E poi si prova a creare, ognuno come sa, ognuno come può. Per qualcuno è più difficile ma si prova, insieme.
Perchè si vogliono bene, si rispettano.
Ora la gente guarda, ma sorride. E’ tutto più facile ora.
E’ tempo di andare. Ma prima, per piacere, lo spuntino.”

Giovanna Troini

Giovedì 22 giugno 2017, ore 11.00: la Cooperativa Sociale Fraternità e Amicizia porta in visita presso il Bene FAI di Villa Necchi Campiglio di Milano il gruppo di ragazzi, adolescenti e adulti, del centro socio-educativo “l’Artigiano”.

Il gruppo si è preparato prima della visita scaricando la storia sociale, e si è presentato presso il Bene FAI accolto da 3 volontari. La visita è stata condotta con successo: i ragazzi hanno partecipato trovando disponibilità e attenzione da parte degli operatori FAI che hanno saputo illustrare tutti gli ambienti della casa tenendo l’attenzione e per una durata adeguata (un’ora). Da subito i ragazzi hanno identificato un elemento presente nella storia sociale (una statua in guardino) e sono stati coinvolti nella scoperta degli ambienti, intervenendo con domande e considerazioni stimolate dai molteplici rimandi alla quotidianità dei partecipanti che gli operatori hanno correttamente fatto. L’eccezionalità della vita condotta dagli abitanti della villa è emersa perfettamente, grazie anche all’osservazione di alcuni singoli elementi, come il guardaroba con gli abiti della servitù e quello con gli abiti di una delle due sorelle. È stato molto interessante notare che l’osservazione di alcuni dettagli ha destato l’interesse di alcuni ragazzi, ma purtroppo non è sempre stato possibile intercettarlo sempre, sicuramente per non dilungare i tempi della visita – Peccato!

Molto importante è stato il “brindisi” finale, che ha creato un momento di distensione e di chiacchierata informale, dove il semplice conversare su quale fosse stata la stanza preferita ha attestato a noi educatori l’efficacia dell’esperienza. Non ci resta che riprendere in mano i materiali della visita una volta tornati in centro per rafforzarla!

Di certo ritorneremo, abbiamo sempre bisogno di esperienze di qualità come questa.

Raccogliamo le esperienze di due gruppi che sono venuti a fare una visita Museo per Tutti presso il Museo Archeologico San Lorenzo: l’Anffas e la Cooperativa Società Dolce, ambedue di Cremona.

Ad accoglierle ci sono, che hanno saputo gestire l’esperienza in maniera soddisfacente! Il museo è distribuito su due ambienti, con diverse opere ma comunque senza problemi di percorrenza. Ambedue i gruppi avevano scaricato il materiale prima della visita, così che i ragazzi fossero poi a loro agio e disposti alla partecipazione. È stato bello vederli partecipare con molte domande ed è stato anche importante per la modulazione della visita, come tempi e soprattutto come linguaggio. I ragazzi della Società Dolce infatti facevano un po’ di fatica, ma con l’aggiustamento del tiro in corso d’opera e, ovviamente, la mediazione degli educatori, è stato possibile rendere fruibile questo luogo fino in fondo.